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…solo nella mia stanza, mi affaccio alla finestra la citta sembra deserta, le luci fioche. Non c’è neanche il solito cane, rimango per qualche istante a fissare una foglia che si lascia trasportare dal vento proprio quando lentamente delle note arrivano al mio orecchio e …

il jazz…
 

arriva lentamente senza preavviso, il jazz ti guarda senza troppa inistenza , il jazz è il genere di cui tutti parlano è il genere che tutti ascoltano ma nessuno conosce è il genere più discusso è quel genere che nessuno ascolta ma tutti conoscono è quella cosa che parte lentamente senza pretese e tu gli vai dietro… senza motivo… fin che non ti rendi conto he lo stai inseguendo..

detta lui il tempo, tutto si innalza tutto accellera tutto diventa un groviglio di note apparentemente disordinate, un turbinio di note che procede sempre più veloce e il tuo cuore lo segue lasciondo enrare tutta l’essenza di questo genere pazzo ma razionale irreale ma che puoi toccare con mano.

Sempre più veloce ti senti come se corressi su.. su per una salita rocciosa senza scarpe, un crescendo che ti porta ai limiti della razioanlità e continui a correre senza sapere perche, sapendo solo che il jazz ti sta aprendo quella strada e la segui senza pensarci su, sai che è la tua strada e sei orgogliso di percorrerla da solo, un ritmo sempre più veloce il tempo accellera, i battiti impazziscono un groviglio di note e poi…

la quiete… solo per un istante un silenzio alla fine della salita rocciosa è il salto che ti porta in aria è il salto che precede la caduta libera e lì che tilasci cullare dal jazz perche sai che è lui che ti porterà giù e sai per certo che il jazz è quello che ti tiene compagnia il jazz è quello che ti lascia da solo quando ne hai bisogno, il jazz è quallo che ti fa piangere è quello che ti fa ridere è un compagno è un nemico è colui che ti aiuta a versare una lacrima e colui che si fa abbandonare per poi riprenderti… e si perche il jazz ti fa suo il jazz vive il jazz ha un anima il jazz non è musica il jazz non si tocca il jazz è come lo vuoi tu ma al momento sbagliato ed è strano perchè arriva sempre al momento giusto

aaaa… il jazz… io lo conosco ma non lo capisco è intorno a me è intorno a chi non è troppo sordo da non sentirlo il jazz riempie la bocca degli stolti e il cuore degli ascoltatori

il jazz… il jazz è come vuole essere… il jazz ti avvolge il jazz è compromesso il jazz è solitudine il jazz è il sapore che ha una lacrima il jazz è riflessione il jazz arriva quando meno te lo aspetti

non è facile capire il jazz e dalle mie parole potreste pensare che il jezz non è nulla… forse è così… ma io preferisco pensala diversamente… mi piace pensare che il jazz sia tutto…

Ma Quanto Tempo è Passato ?? (Fw:Noi)

Ciao a tutti sono di nuovo qui per vostra sfortuna. Vi voglio fare una domanda vi è mai capitato di ricevere sulla posta elettronica un messagio con oggetto FW ? tipo quelle salvate i delfini, salvate i visoni, insomma quelle che fanno di voi il salvatore della terra. Bhe credo che ognuno di noi ne abbia ricevute tantissime e sinceramente io personalmete non ne ho mai letta una per intero eccetto una, una mail che mi a fatto davvero tornare indietro nel tempo in cui non si ‘salva nessuno’ ma si fa semplicemente un salto del passato. Io vorrei riproporvela in chiave un po modificata in modo da calzare perfettamente alla mia generazione.

Noi che guardavamo Careltto il principe dei mostri,Yatta Man, Devilman
e Gigi la trottola e L’uomo tigre.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un
francese,un tedesco e un italiano.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca
Cola con l’albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire
tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più
era rosso più eri figo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre
sorridenti.
Noi che quando a scuola c’era l’ora di ginnastica partivamo da casa in
tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era
il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.

Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c’era Happy Days.
Noi che il primo novembre era ‘Tutti i santi’, mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di
interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
Noi che all’oratorio le caramelle costavano 50 lire.
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto,la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la
Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!!
Noi che la merenda era la girella, il Billy all’arancia e il soldino.
Noi che le macchine avevano la targa nera…i numeri bianchi…e la sigla
della provincia in arancione!!
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
Noi che giocavamo col Super Tele perchè il Tango costava ancora 5 mila lire
e.. ‘stai sicuro che questo non vola…’
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire.
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.
Noi che abbiamo visto l’uno due Baggio Schillaci.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle
femmine e sui muri.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu, nero, argento e verde con
l’interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty ed eri un
figo della Madonna!!!

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO
QUANDO CE LE RICORDIAMO.
NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON IMMAGINANO NEMMENO COSA SI
SONO PERSI!!!

QUESTA è LA NOSTRA STORIA…

European Bike Week – Austria 2007

Era da mesi che se ne parlava e quando a fine agosto la fatidica data si avvicinava, non stavamo più nella pelle. La concessionaria stracolma dei nostri mezzi per un ultimo controllo.
I motori rombanti si presentano con una puntualità svizzera davanti la concessionaria e finalmente la frase che tutti stavamo aspettando… tra cinque minuti si parte.

European Bike Week - CodaGia dai primi chilometri cominciavamo a incontrare rider sfrecciarci davanti o fermi a godersi una sosta. Il tempo clemente ci ha accompagnato fino alla frontiera dove purtroppo la temperatura è scesa a 7 gradi ma ancora un centinaio di chilometri, e il sole ci sorrideva di nuovo.

Era proprio ora di tuffarci nella decima edizione di uno dei raduni più grandi d’Europa, l’European Bike Week anche conosciuto come Faaker See che coincideva anche con il 105° anniversario della Harley Davidson.

Imboccata l’ucita Faak am see, le srade tortuose ci guidano verso la meta attraversando stupende foreste che creano un contesto quasi surreale.

Tutto, come saprete, si è svolto intorno al lago faak e gira e rigira la prima tappa è stato l’Harley Village, una gigantesca zona riservata agli espositori di diverse concessionarie europee, un palco con musica live dalle 16: 00 alle 24, lo stand con meravigliose ragazze dove poter comprare patch e spille ricordo e poi finalmente l’anteprima sui nuovi modelli. Rocker, fat bob il nuovo xr1200 la nightster e naturalmente la serie del centocinquesimo anniversario.

Di nuovo in sella alle nostre Harley, ci siamo spostati e dopo un rapido rifornimento eccoci di
nuovo a spasso tra gli stand. Tra le centinaia di stand in cui si poteva trovare di tutto dall’abbigliamento agli accessori, spiccava la scritta Orange County Chopper ! E si gente direttamente dall’America O.C.C. esponeva al Faaker See. Tre stupendi chopperoni circondati da migliaia di gadget e di abbigliamento firmato da un dei più grandi marchi americani di bikes !!
Imponenti stand quelli di Cus
tom Chrome, W&W, f.Kodlin che esponeva la sua moto personale !!!
European Bike Week - Accampamento

Beh ! dopo tutto questo ben di Dio era proprio ora di fare una pausa. Proseguiamo ormai rimasti in pochi (alcuni rimasti ad ammirare qualche special altri tornati all’Harley Village) e c’imbattiamo nel burn out bar, dove stupende ballerine catturano lo nostra attenzione e tra una birra e l’altra abbiamo avuto l’occasione di fare un po di conoscenza, la giornata sembrava appena essere cominciata quando dando uno sguardo al sole mi sono accorto che stava sorgendo di nuovo…tutti in tenda per un pisolino !

Catapultati fuori dalla tenda la stanchezza non sapevamo cosa fosse nonostante avessimo dormito circa 3 ore. Facendo colazione abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con altri rider, che ci hanno invitato a pranzo per farci degustare alcune prelibatezze del loro paese. Cordialità e fratellanza non è mai mancata. Dire che tutto il mondo era presente al faaker see è poco ! Ho avuto personalmente il piacere di parlare con americani, francesi, polacchi, svedesi, inglesi e molti altri, erano presenti una miriade di MC di Harley club e HOG capters e’età variava dagli 0 anni in su !

Non è mancato il prestigioso Harley-Davidson Custom Bike Show presente all’Harley Village anche nel 2007. Custom Bike Show ha offerto premi fantastici per il Best in Class (Migliore della Classe) e il Runner Up (Secondo classificato) di ognuna delle nove categorie, nonché i premi Best in Show e People Choice (Scelta del pubblico). E’ stato anche possibile provare le ultime moto Harley-Davidson e Buell su un percorso speciale.

Sul palco principale si sono esibiti Paul Camillieri, Never the Bride, Tailgunner, LUI 88, Tanzfabric, Talking Rats e Hank Davidson. Di grande impatto anche: The Jack Daniels, l’Hot Dot Café e Monkey Circus.European Bike Week - Parcheggio

Sabato mattina un rombo forte e imponente ci fa saltare fuori dalle tende e dopo una doccia gelata ci catapultiamo on the road, dove sfilavano le più belle special che abbia mai visto. Il fiume di moto scorreva lento e si poteva quindi ammirare con tutta calma l’opera dei rider. Centinaia di persone letteralmente travestite come se fosse carnevale con tanto di moto a tema ! Gli altoparlanti dei vari palchi allestiti gridavano forte ma non abbastanza da coprire il rumore di oltre 60.000 Harley Davidson !

Due aerei si incrociavano in volo, i big twin ruggivano forte, al bordo della strada bike show, bike wash e lap dance facevano da cornice a quello che sembrava poter essere solo un sogno che mai si sarebbe potuto realizzare, qualcosa che anche se vissuto sembra troppo grande per essere vero.

Dopo giorni di scorribande era ora di tornare a casa, a centinaia di chilometri di distanza senza sapere cosa ci attendesse ma con la consapevolezza di aver vissuto un momento unico che porteremo sempre nel cuore aspettando Faaker 2008 !European Bike Week - Dodge

Un saluto a tutti i rider che sono rimasti in mia compagnia leggendo queste righe, poche righe che portano il bel ricordo di tutte quelle persone che hanno partecipato a questo evento e che per cinque giorni hanno vissuto come se fossero una sola persona con il vento tra i capelli nessun ricordo e tanta strada da percorrere…